RIGOLETTO di Giuseppe Verdi

Direzione musicale Marco Beretta

Regia Alberto Oliva

Assistente alla regia Davide Silverio Dotti

Scene e costumi Sartoria Bianchi di Milano

Luci, trucco e acconciature APTA (Accademia Professionale di Trucco Artistico Società Umanitaria di Milano)

Personaggi ed interpreti:

Gilda  Hyewon Rosa  Jun

Duca di Mantova Joon Ho Pak 

Maddalena Maryna Kulinova

Rigoletto Kim JeongHo

Sparafucile Dante Roberto Muro

Conte di Monterone Giulio Alessandro Bocchi

Marullo Ken Watanabe

Borsa Seham Minegishi

Ceprano Lee Changhoon

Contessa di Ceprano Marilia Oliviera

Giovanna Eleonora Filipponi 

Il paggio Sunyoung Stella Jun

Usciere Diego Manto

Coro ADADS 15ORCHESTRA SINFONICA DI PIACENZA

PRODUZIONE ADADS Accademia Dell’Arte Dello Spettacolo

DEBUTTO Teatro Verdi, Busseto – 09 novembre 2018

“Questo è un buffone, ed un potente è questo”

Rigoletto ci consente di fare una riflessione sulla politica e sulle dinamiche del potere. Il buffone di corte è un mestiere con le sue regole e le sue caratteristiche, anche fisiche. La gobba è un abito da lavoro, un costume così condizionante da diventare anche un modo di essere, al punto da distorcere la verità fino a farne una forma perversa di satira autolesionista.

La corte del Duca è un bordello di donne oggetto, tutte intercambiabili, leggere ed evanescenti come abiti da sera – di cui è piena la scena – vacue e vuote come un grande guardaroba che non appartiene a nessuno. Se l’abito non fa il monaco, di certo fa il politico. E così Rigoletto vive una doppia vita, ha una doppia personalità: quando dismette l’abito da cortigiano gobbo, diventa un padre iperprotettivo e paranoico, ma anche capace di un amore incondizionato e sublime per a sua unica figlia. Con l’amore si redime, ma è destinato a pagar cara la leggerezza de suo lavoro portato all’eccesso di zelo.

Il conflitto che maggiormente dilania le scelte dei politici è quello tra il senso del dovere e il sentimento. Rigoletto paga lo zelo che lo contraddistingue nello svolgere il suo ruolo di buffone sbruffone (quando non è di sua figlia che si parla), ma allo stesso modo è fatale l’errore del suo doppio Sparafucile, che per affetto risparmia una vita e ne condanna un’altra, innocente.

 

 

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