COSI’ FAN TUTTE di Wolfgang Amadeus Mozart

Dramma giocoso in due atti su libretto dell’abate Lorenzo Da Ponte

Direttore Marco Beretta

Regia Alberto Oliva

Scenografie digitali Roberto Zizzo

Costumi Sartoria Teatrale Bianchi

Trucco e acconciature APTA (Accademia Professionae di trucco Artistico Società Umanitaria Milano)

Mastro collaboratore Yan Rong

Assistenti alla regia Erika Ungari, Sandra Tognarini

Personaggi ed interpreti:

Fiordiligi, dama ferrarese abitante in Napoli (soprano) Sofia Krilenko

Dorabella, dama ferrarese e sorella di Fiordiligi (soprano o mezzosoprano) Miki Yamamura

Guglielmo, ufficiale, amante di Fiordiligi (baritono) Lee Seunwan

Ferrando, ufficiale, amante di Dorabella (tenore) Sebastian Ferrada 

Despina, cameriera (soprano o mezzosoprano) Marta Vandoni Iorio

Don Alfonso, vecchio filosofo (basso) Giulio Alessandro Bocchi

Coro di soldati, servi e marinai Coro ADADS 15 Orchestra Sinfonica Piacenza 

DEBUTTO Teatro Verdi, Busseto – 22 febbraio 2019

 

Calciatori e veline nella Napoli del 2019! Questo è il nostro Così fan tutte, una versione frizzante dell’opera di Mozart, ambientata nella città partenopea in una veste più sfarzosa e scintillante che mai, dove Ferrando e Guglielmo sono bomber della squadra di calcio, pronti ad affrontare una difficile trasferta che li allontana per qualche tempo dalle loro consorti, ricche e giovanissime soubrette sempre su instagram tra blog e fotografie. Per comprendere oggi questa trama, frivola ed elegante, c’è bisogno di dare un corrispettivo attuale ai personaggi, che non sono più dame e cicisbei del Settecento, ma vip della nostra società dedita ai vizi dello show business.

Nel 2019 mettere in scena questo capolavoro rischia di apparire addirittura sovversivo. Di recente l’opera è stata attaccata per essere maschilista e priva di rispetto per le donne. Questo ci porta a riflettere sul significato dell’arte, se possa prescindere dalle più scottanti questioni etiche o se debba sottomettersi ad esse. La mia personale convinzione è che, come affermava Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” e sono certo, senza ombra di dubbio, che Mozart ne faccia parte. La sua musica regala allegria attraverso la Bellezza e soprattutto attraverso l’ironia, che deve essere la chiave interpretativa di tutto. Dobbiamo lasciarci contagiare dalla leggerezza spensierata con cui i personaggi si muovono nell’opera e ordiscono le loro beffe, senza appesantirle con inutili giudizi su come Mozart vedeva le donne o sull’eventuale messaggio nascosto nell’opera. Non c’è nessun messaggio, non c’è nessuna mancanza di rispetto verso nessuno, ma soltanto la sana voglia di ridere e scherzare sui rapporti tra i sessi, sulla seduzione e sulla gelosia e sul fastidioso costume settecentesco dei matrimoni combinati a tavolino, che ovviamente comportavano un’irresistibile e legittima voglia di tradimento in nome dell’amore. Se così facevan tutte in un’epoca di imposizioni patriarcali, doti e contratti matrimoniali, lasciatelo dire, facevan proprio bene!

E allora buon divertimento, venite con noi a fare il tifo per il Napoli!

 

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